Nel cuore del Paese

Ultima modifica 9 febbraio 2024

Dalla piazza, prendendo via Bertolotti si oltrepassa un limite oggi invisibile ma facilmente immaginabile: il limite dell'antico borgo fortificato e si entra nella "villa". Uno spazio ristretto entro il quale nel medioevo, ma in gran parte ancora nel Settecento, si estendeva un reticolo di case molto più fitto di quello attuale. Ora la chiesa, il municipio, la piazza, l'asilo, la canonica hanno preso il posto di un buon numero di minuscole abitazioni. Il luogo più tipico della "villa" è l'antica via dei Gatti (ora via Trento) che mantiene in parte il suo carattere urbano tradizionale e che meriterebbe di essere conservato e tutelato in tutti i suoi aspetti. Da questa via si può ammirare la bellissima struttura settecentesca della canonica articolata in due maniche con doppio loggiato. Ma è facile ignorare questa via secondaria e difficile non subire l'attrazione esercitata dall'imponenza della chiesa e poi dallo spazio aperto della piazza che immediatamente attraggono il visitatore.
Le due prestigiose quinte architettoniche costituite dalle facciate della chiesa e del municipio e la regolarità spaziale conferiscono alla piazza un carattere riservato, ufficiale quasi aristrocratico.
Si può concludere la visita della "villa" percorrendo l'ultimo tratto di via Bertolotti ( già via Arciciocchera) e poi voltando a destra in via Ripasso. Sul lato destro di questo breve tratto di via, si può scorgere l'antico accesso alla cascina rustica del castello che conserva ancora il portone ligneo del Settecento.
Il castello fu abbattuto intorno alla metà del secolo XIX.
 


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